S. Tommaso

On 10 gennaio 2013

La Chiesa di san Tommaso con l’annesso convento fu uno dei monumenti più interessanti del romanico genovese e uno dei siti religiosi più antichi della città.
La prima notizia di un edificio di culto in questo luogo è, infatti, attestato dal VI- VII secolo, a cui risalgono i resti di una piccola aula monoabsidata.
Nel X secolo fu occupata da monache benedettine: della vita cenobitica di questo periodo, sono preziosa testimonianza una serie di capitelli che si trovavano nel chiostro del convento, databili alla fine del X secolo, oggi conservati nel Museo di sant’Agostino.
Nel XII secolo il monastero assunse particolare importanza, accrescendo i propri possedimenti e subendo una sostanziale modifica che lo condusse alla facies romanica, costituita dalla chiesa a tre navate, con cripta e torre nolare e da un chiostro con capitelli decorati con annessi gli ambienti monastici.
Dalla metà del Trecento cominciarono i rimaneggiamenti della costruzione romanica che condussero nel corso di Sei e Settecento a una completa alterazione della costruzione medievale per lasciar posto a un edificio un po’ ‘pasticciato’ dal punto di vista stilistico, la cui immagine ci hanno consegnato tante vedute e foto di artisti ottocenteschi che la ripresero poco prima della sua distruzione, e perciò tanto più preziosi.
Il complesso monastico sorgeva presso i sobborghi occidentali della città, su un promontorio roccioso detto Caput Arenae. Questo piccolo seno fu inglobato nelle mura del XIV secolo, la seconda cerchia della città, e la porta che permetteva l’accesso da ponente fu chiamata san Tommaso, dal toponimo dell’antico convento.
Le mura trecentesche si fermavano in prossimità della porta, mentre nel 1500 le mura vennero rimodernate e rafforzate, in considerazione della necessità di adeguarle al possibile assalto con le bocche da fuoco, che l’antica cinta non era in grado di sostenere, cosicché tutta la linea di costa venne interamente fortificata, chiudendo il fronte del porto per il tratto del litorale che da porta san Tommaso giunge fino al Molo Vecchio.
La zona subì una profonda trasformazione a metà Ottocento. La chiesa venne completamente demolita nel 1884 per la costruzione della Stazione Marittima.

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